Nella storia del rapporto tra diritto e letteratura l’eloquenza forense è un argomento relativamente nuovo, almeno negli studi italiani. L’articolo che vi segnaliamo indaga la tradizione dei discorsi difensivi tra Cinquecento e Settecento a Venezia (Pietro Badoaro, il drammaturgo Goldoni, per molti anni avvocato professionista), a Napoli (dove G.B. Vico insegnava retorica forense all’Università, nella prima metà del ‘700), e a Bologna (la cause célèbre del presunto uxoricida Francesco Albergati Capacelli, difeso da Ignazio Magnani).
Gli avvocati divennero spesso molto popolari, usarono sia il dialetto che l’italiano, mescolando studiosi e tribunali, logica e sentimentalismo, e aprendo la strada alla nuova eloquenza dell’era Rivoluzione.