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‘Audiostoria’ del processo penale italiano: l’archivio sonoro di Radio Radicale

Forse non tutti gli abituali frequentatori del nostro portale sanno che, nella sezione “Internet loci”, tra i link elencati ed analizzati si trova quello dell’Archivio sonoro di Radio Radicale.

L’archivio sonoro di Radio Radicale è stato dichiarato di “notevole interesse storico” dalla Soprintendenza archivistica per il Lazio nel dicembre del 1993, precisando che «per la sua originalità, la vastità degli argomenti ed interessi, riveste il ruolo di fonte preziosa per la storia politica, culturale e sociale contemporanea».

In un articolo apparso nel 2000 sulla rivista scientifica de il Mulino Contemporanea, “Ascoltare la storia, l’archivio sonoro di Radio Radicale”, l’archivio viene definito «una fonte di documentazione storica molto rilevante e ampia per l’intera storia politica contemporanea italiana (…). La caratteristica che rende particolarmente interessante questa raccolta, oltre alla specificità del contenuto (…) e alla grande quantità di materiale raccolto, è l’integralità della registrazione dell’avvenimento, di cui si conservano non solo degli spezzoni destinati alle trasmissioni, come spesso accade in altri archivi radiotelevisivi, ma l’evento nella sua completezza».

Perché può essere d’interesse per gli operatori forensi? Semplicemente perché nella sottosezione Archivio giudiziario si conservano le registrazioni di processi di grande rilievo per le ripercussioni sulla opinione pubblica e per la qualità e l’efficacia dei protagonisti. Il primo processo registrato risale al 1 settembre 1976 (caso Margherito), ma si arriva fino ai più recenti processi Riva (ILVA) e Ruby Ter.

Questa parte dell’archivio, oltre ad avere un valore storico, documentando tra l’altro l’introduzione del nuovo rito nel processo penale, ha anche assunto importanti valenze didattiche, venendo utilizzato in numerose cattedre di Procedura penale.

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